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Per convenzione in tutte le cartine, se non diversamente indicato, il Nord geografico si trova sempre in alto, pertanto i nomi dei luoghi sono sempre scritti da Ovest verso Est. Questo già ci permette di capire se il nostro itinerario si sviluppa su un versante Nord, più fresco ed ombreggiato e magari, in inverno, di trovarci dei tratti ghiacciati, oppure su un versante a Sud più caldo e soleggiato e dove, nelle calde giornate estive, la forte esposizione al sole può rendere il nostro percorso un vero calvario.
Quando si va a fare una escursione è importante conoscere i punti cardinali e saper orientare in modo corretto la cartina. Se non abbiamo a disposizione una bussola, ci si può orientare usando il sole, questo si leva ad Est e tramonta ad Ovest e nel nostro emisfero a mezzogiorno ci indica il Sud. Pertanto se a mezzogiorno ci poniamo con il sole alle spalle, di fronte abbiamo il Nord, a destra l’Est e a sinistra l’Ovest.
Fin qui sembra tutto facile, purtroppo spesso capita che quando abbiamo bisogno di conoscere in maniera precisa la nostra posizione, è perché le avverse condizioni atmosferiche ci impediscono la visibilità, pertanto non siamo in grado di orientarci correttamente. Quindi in caso di necessità abbiamo bisogno della bussola. Questo strumento usato dall’uomo da centinaia di anni, è stato modificato con il passare del tempo adattandolo alle varie esigenze. Attualmente ne esistono un’infinità di modelli.
Il modello più utilizzato da chi pratica l’escursionismo è la bussola da orienteering. Anche di queste ne esistono svariati tipi, con o senza specchio di collimazione, con o senza lente di ingrandimento e di varie dimensioni, ma tutte hanno la caratteristica di avere un corpo rettangolare in plastica trasparente ed un quadrante girevole diviso in 360°. Questo particolare, unito alla semplicità di utilizzo della bussola, ci permette di rilevare l’angolo che il nostro ipotetico percorso forma con il Nord dandoci così la direzione da prendere.
Quando si organizza una escursione è buona abitudine prendere nota degli azimut dei vari tratti del percorso, questi dati ci possono tornare utili per seguire con più facilità il percorso ed essere così sicuri di non perdere il sentiero, specialmente nella malaugurata ipotesi di ritrovarsi immersi nella nebbia.
Quando si è costretti ad usare la bussola, bisogna essere sicuri di saperla usare nella maniera più corretta possibile, pertanto conviene non fermarsi alla sola lettura del manuale, con la solita frase “ho capito, è facile”, ma occorre  prenderci una certa dimestichezza magari rilevando la posizione di tutti i mobili della stanza, quindi riportati i dati su un foglio, si può vedere se i rilievi che abbiamo fatto sono giusti, confrontando se lo schizzo fatto corrisponde alla disposizione degli oggetti nella stanza. Oppure determinare la nostra posizione all'interno della stanza rispetto ai mobili.
E’ comunque buona norma esercitarsi sempre nell’uso della bussola anche durante le uscite in cui il sentiero è ben tracciato ed il cielo è sereno.
Saper usare bene la bussola è utile non soltanto quando si fanno le escursioni in montagna, ma anche nella vita di tutti i giorni. Mi è capitato di andare a Vienna e dato che non conosco il tedesco, di non saper trovare la strada per arrivare all’albergo in centro. Utilizzando la cartina della città e la bussola che avevo nell’orologio sono riuscito a districarmi nel dedalo di vie di Vienna ed a trovare l’albergo senza chiedere indicazioni.

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